giovedì 22 gennaio 2009

Biowashball


Giovedì 15 gennaio sono andata a vedere lo spettacolo di Grillo, che a onor del vero ho trovato divertentissimo ed interessante, ma una cosa mi ha lasciata estremamente perplessa: è possibile che una palla di plastica contenente dei granelli ceramici possa "pulire la biancheria senza l’utilizzo di detersivi", come la Biowashball, tanto pubblicizata da Grillo? Sarebbe una rivoluzione. Rivoluzione che sarebbe un danno enorme per le cattivissime multinazionali del detersivo. E così nasce, inevitabile, la teoria di complotto.

Le spiegazioni fornite dai siti promotori suonano molto, molto sospette. Per esempio, come fa una pallina di plastica con dentro delle perline ceramiche a emettere "potenti raggi infrarossi"? Da qualche parte l'energia per emetterli deve arrivare. Da dove, visto che la pallina non ha batterie o altre fonti di energia? E come fanno i raggi infrarossi a disgregare "le molecole d'idrogeno dell'acqua per aumentare il movimento molecolare"?

C'è poi da chiedersi come mai il prodotto viene venduto dallo stesso genere di negozio che vende le "coccinelle" che dovrebbero bloccare le emissioni dei telefonini (ma se le bloccano, come fa il telefonino a funzionare?).

Il fatto che ne parli Beppe Grillo potrebbe essere considerato una garanzia di affidabilità: ma non sarebbe la prima volta che Grillo inciampa in bufale di questo genere. Qualcuno ricorderà la sua storia dei telefonini che cuocevano le uova.

Stroncatura cosmica. I test di laboratorio standard della rivista Il Salvagente e quelli artigianali fatti da Raitre hanno rivelato che lavare con acqua e Biowashball è come lavare con acqua e basta.

Sarebbe il caso che Grillo seguendo la sua propaganda della giustizia dicesse: vi rimborso di tasca mia per tutte le Biowashball che vi ho fatto comperare"?

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